Vetreria Vistosi – 500 anni di storia del vetro di Murano

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La storia di Vistosi è una storia di successo: da antica vetreria veneta ad azienda internazionale.
Negli anni l’azienda ha saputo innovare senza penalizzare la qualità del prodotto diventando esempio eccellente del miglior Made in Italy. La storia di Vistosi si intreccia con la storia dell’antica arte vetraria: un “saper fare” artigiano legato in modo indissolubile al territorio veneziano dove l’azienda ancora oggi ha sia la sua sede che la vetreria. Una vetreria dunque, che negli anni si è specializzata nella produzione di eleganti sistemi di illuminazione. Un’intuizione, quella di combinare vetro e luce, che porterà l’azienda a dialogare, nel corso del ‘900, con alcuni dei più importanti designer e architetti elaborando collezioni iconiche e trasformando Vistosi in una vera e propria azienda artigiana, in grado di combinare la capacità di produzione e l’affidabilità che è propria di un’industria con la volontà di mantenere una parte del processo produttivo totalmente in capo alla maestria dell’uomo, del maestro vetrario. Da Gae Aulenti a Ettore Sottsass, da Vico Magistretti ad Angelo Mangiarotti, l’attività svolta negli anni ’60 e ’70 posiziona Vistosi quale brand in cui arte e design si coniugano amabilmente: il vetro e la luce nelle mani di questi grandi maestri diventano uno strumento in grado di comunicare un nuovo gusto contemporaneo elegante, importante ma mai eccessivo. Il 1989 è l’anno in cui Giancarlo Moretti, imprenditore muranese da tempo attivo nel settore, rileva la vetreria mentre sarà opera di Matteo Moretti, figlio di Giancarlo, il rilancio del marchio: a una profonda riorganizzazione produttiva e commerciale vengono affiancate nuove importanti collaborazioni con disegnatori e creativi: Chiaramonte & Marin, Michele De Lucchi, Mauro Olivieri e ancora Hangar Design Group, Romani Saccani Architetti Associati, Pio e Tito Toso.

In anni più recenti, l’azienda è stata ancora oggetto di una profonda ristrutturazione: oltre a ridefinire la strategia commerciale volta a consolidare la presenza nel circuito retail e a ottenere le certificazioni necessarie a lavorare su progetti contract internazionali, si è lavorato alla riedizione di alcuni dei prodotti icona – lavorando su colori e finiture –  rilanciando prodotti che hanno ottenuto grande successo. Nel 2018 Vistosi è stata tra le 99 eccellenze italiane premiate a Montecitorio. In ambito commerciale l’azienda ha implementato il suo impegno nelle forniture su misura ed il contract in genere, infatti buona parte della produzione riguarda proprio prodotti custom e grandi commesse. Anche per questa ragione l’ufficio tecnico è stato rafforzato del 50% alla fine del 2018. L’azienda ha investito e continuerà ad investire in varie certificazioni di prodotto, dal marchio CCC per la CINA al marchio ETLc per gli Stati Uniti ed il Canada, ma anche in Europa con l’ENEC e nell’internazionale con il CB, questo non solo a dimostrazione della qualità e della sicurezza dei modelli Vistosi ma anche per poter entrare nelle forniture pubbliche. Inoltre con l’ottenimento della certificazione EAC – a cui si è lavorato recentemente e che garantisce il controllo sulla qualità e la sicurezza dei prodotti che vengono immessi nel territorio dell’Unione Euroasiatica (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Armenia) – Vistosi è in grado di lavorare e distribuire i suoi prodotti in oltre 60 Paesi.

Infine, ottenendo nuovamente lo scorso 2019 la certificazione che avrà durata di cinque anni e che consentirà la commercializzazione dei prodotti nei paesi dell’intera unione doganale EURASEC, la rete commerciale di Vistosi è destinata a diramarsi e consolidarsi sempre di più. L’anno che sta per concludersi non è stato certo meno ricco di avvenimenti: dopo la vittoria del prestigioso Archiproducts Design Awards 2020 con la collezione Jube di Favaretto&Partners, l’azienda ci ha presentato ufficialmente una nuova collezioni e nuovi progetti alcuni dei quali vanno ad integrare collezioni già esistenti, dimostrano da un lato come l’azienda si sia adoperata in un’incessante ricerca volta a stabilizzare il colore, a integrare fonti luminose sempre più piccole e a proporre sul mercato prodotti in grado di soddisfare committenze diverse e dall’altro il mai sopito impulso di raccogliere le sfide artistiche lanciate dai tanti designer coinvolti trasformando le loro idee in manufatti unici e preziosi.

La tecnica artigianale – con la nuova collezione – si mescola con quella digitale e inoltre, grazie anche ai nuovi macchinari a idrogetto che permettono il taglio del vetro e dei diversi materiali, le competenze, i tempi e le capacità produttive richiesti dall’industria moderna vengono soddisfatti in ogni loro aspetto. Accanto ai nuovi lavori, nel catalogo di Vistosi, continuano ad essere presenti quei prodotti icona che hanno contribuito a rendere l’azienda un brand ricercato, riconosciuto e apprezzato da professionisti e, in generale, amanti del design d’autore. La Giogali è frutto dell’intuizione di un Maestro del design italiano come Angelo Mangiarotti che, nel 1967, dà origine a quello che poi è diventato il best seller del catalogo Vistosi. Disponibile nelle versioni a sospensione, a soffitto, a parete, da tavolo e piantana, Giogali è costituita da una composizione di elementi unici in cristallo, che possono essere posizionati su diverse montature, con dieci finiture di vetro differenti (alcune di queste sono una novità 2019), o assemblati come una preziosa rete. In ambito Contract, grazie all’expertise dello Studio Tecnico interno all’azienda, questa collezione si presta a soddisfare soluzioni site-specific. La collezione Diadema, è invece frutto del lavoro di Romani Saccani Architetti Associati. Anche in questo caso si tratta di un progetto legato allo sviluppo di un singolo elemento, la canna di vetro, per poi svilupparsi in un sistema composto: combinando canne di diverse dimensioni, la luce si riflette e trasmette la dinamicità desiderata. Peggy è il progetto illuminotecnico firmato Hangar Design Group, in grado di conciliare la leggerezza del vetro soffiato bianco, lavorato interamente a mano, con il carattere più vivace del metallo lucido, color piombo. Il connubio di grande effetto comunica razionalità ed eleganza al tempo stesso. Il sistema illumina, non a caso, il caffè del Peggy Guggenheim Museum di Venezia.

E se il 2020 è stato l’anno in cui creativi, studio tecnico e forza commerciale hanno elaborato nuovi prodotti e ne hanno predisposto la strategia di vendita, il 2021 sarà l’anno in cui tutto questo lavoro si concretizzerà in grandi progetti contract e non solo. Le collezioni Vistosi si sono conquistate le pagine delle più importanti riviste di settore e saranno sempre più reperibili nei migliori showroom, in Italia e all’estero.

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