Il percorso della Veco va diviso in due particolari momenti storici. Nel 1973 un chimico tedesco, l’ing. Specht, approda in provincia di Vicenza in una località non lontana dal distretto conciario di Arzignano e fonda la VeCo che sta per vernici e colori per il cuoio. E’ un pioniere non solo dei prodotti per la lavorazione del cuoio ma anche capace tecnico della progettazione degli impianti produttivi e applicativi. Le formulazioni negli anni si evolvono ma mantengono una unicità che nasce dall’esser fuori dalla “mischia” dell’ arzignanese anche quando l’azienda si trasferisce nel più capace sito di Monticello Conte Otto, attuale sede, dove gli ampi spazi permetto di istallare un ingegnoso impianto per la produzione di resine poliuretaniche che essendo la base di molti preparati ne aumenta la flessibilità e capacità di coprire le emergenti nuove richieste del mercato.
Inizia qui un periodo di grande innovazione con i prodotti ecocompatibili richiesti dalle concerie e Veco è fra le prime aziende a sostituire i solventi con prodotti all’acqua specializzandosi nei composti per la rifinizione , tralasciando quelli per il bagnato. Contestualmente vengono creati depositi negli altri distretti italiani della concia a Santa Croce sull’Arno e Solofra nell’avellinese.
Si producono fondi, stucchi, appretti, vernici colorate con l’utilizzo di materie prime naturali come cere, olii, caseine ed altro con la flessibilità che permette di seguire la moda che ad ogni stagione propone finiture diverse.
Con il nuovo millennio Veco affronta la sfida della globalizzazione che vede come effetto principale la fuga del mondo del cuoio verso altri siti, in particolare la Cina. E’ un buon inizio perché i prodotti funzionano bene così come i collegamenti con i distributori cinesi che puntano sul marchio Veco portandolo al livello dei colossi internazionali del settore.
Nel 2008 viene a mancare il fondatore contestualmente al lungo periodo di crisi globale l’ing. Valente, attuale amministratore, proveniente da un mondo completamente diverso ma esperto in riorganizzazione aziendale riesce ad evidenziare i punti di forza e così proprio in quelli anni l’azienda riparte velocemente facendo leva proprio sul mercato cinese già ben impostato ma che doveva essere servito con un sistema produttivo completamente diverso.
I buoni risultati danno all’azienda la capacità di assorbire una ditta del settore che opera nel mercato interno riqualificandone la produzione e ampliando e migliorando così la propria gamma di prodotti e le aree di vendita.
Vengono inoltro colte altre opportunità per la diversificazione del settore commerciale di riferimento e nasce una nuova linea di prodotti per la carta.
