Nella vita frenetica che viviamo, concentrati nel raggiungimento dei risultati, ci dimentichiamo spesso di dedicare del tempo a noi stessi e la grande importanza di riuscire a ritargliarsi un momento di benessere ogni giorno.
Molte persone soffrono di infiammazione silente, quasi non percepita che, se prolungata e trascurata, può portare a patologie. Essere stanchi al mattino, soffrire di insonnia, di disturbi di digestione costanti, avere sempre mani e piedi freddi, alterazioni al battito cardiaco, sentire un’ansia prolungata, essere spesso irritabili e di cattivo umore. Questi sintomi, attribuiti un tempo alla fragilità psichica, sono segnali di infiammazione cronica di basso grado studiati anche all’Open Academy of Medicine, a Venezia, una scuola di alta formazione e aggiornamento per professionisti della sanità che da anni si occupa di recupero della performance psicofisica.
“La pandemia ha purtroppo accelerato il fenomeno dei sintomi di stress prolungato, di fronte ai quali dobbiamo prendere dei provvedimenti”, spiega la Dottoressa Cristina Aguzzoli, esperta di promozione della salute e potenziamento del sistema immunitario.
Come dare importanza al momento di benessere?
“Almeno per un’ora al giorno dedichiamoci al benessere per investire nella nostra salute psicofisica Le persone spesso dimenticano di fare ciò che le fa stare bene. Ma ricordiamoci che ciò che piace ad ognuno di noi non deve per forza coincidere con quello che fa la massa. Dobbiamo dedicarci a ciò che fa stare bene noi stessi, per evitare di incorrere in stress prolungati,
in cui il nostro corpo richiede zuccheri e si innesta il meccanismo vizioso del cortisolo, l’ormone dello stress.
Quando lo stress ci sfinisce, malesseri e possibili incidenti ci mettono a riposo forzato, perché non arrivare prima?
Tra le tecniche di rilassamento, quelle che riguardano la respirazione sono tra i nostri più preziosi alleati. Per esempio, il prof. Benson, cardiologo di Harvard, scopritore della Risposta di Rilassamento, ci invita a respirare ad occhi chiusi per almeno 11 minuti ogni giorno, ripetendo un pensiero positivo, per indurre uno stato di relax, attivando così il nostro antinfiammatorio naturale, collegato al sistema parasimpatico.
Ma dobbiamo essere noi i primi a capire quando qualcosa non va e autorizzarci per tempo a prenderci una pausa. Naturalmente non dobbiamo demonizzare lo stress, che è il “sale della vita” come diceva Hans Selye, ma dobbiamo capire quando il corpo sta chiedendo “Help”, quando abbiamo bisogno di energia. L’energia viene prodotta con una corretta respirazione, basti pensare a al calore che sentiamo durante un buon esercizio fisico e ricordandoci l’importanza di una colazione abbondante durante il giorno, diminuendo al contrario il carico di zuccheri la sera, momento in cui l’azione non viene richiesta. Dobbiamo lavorare sull’empowerment, siamo noi i primi a doverci prendere cura di noi stessi, della nostra salute” spesso purtroppo opponendoci ad ambienti di vita poco favorevoli.
Da cui la grande importanza della consapevolezza della comunità e della cooperazione necessaria per indurre il cambiamento dell’offerta di stili di vita nell’ambiente che ci circonda: solo cittadini informati e competenti possono determinare grossi cambiamenti per il benessere di tutti.
Intervistata: Dottoressa Cristina Aguzzoli. Leggi tutti i suoi articoli
Giornalista: Maria Chiara Pellizzar