La vitamina D che attiva il sistema immunitario.
L’importanza della vitamina D per la nostra salute è ampiamente riconosciuta e la misurazione dei suoi livelli ematici fa ormai parte degli esami di routine in un numero significativo di specialità mediche. Non tutti sanno che la vitamina D è un attivatore del sistema immunitario e riduce anche l’incidenza del cancro al seno.
È la Dottoressa Francesca Marcon, Biologa Nutrizionista che applica i principi della metabolomica per ottenere la migliore salute possibile, a parlarcene. “La vitamina D, che attiva il sistema immunitario, si produce d’estate con l’esposizione solare – senza crema protettiva per evitare che i raggi vengano filtrati – per un breve periodo di tempo, una media di 10/15 minuti dalle 10 alle 15”.
In inverno l’irradiazione dei raggi non è però sufficiente: “Inoltre, d’inverno il sistema immunitario è più sollecitato; quindi, la vitamina D andrebbe integrata per far funzionare correttamente i nostri meccanismi di difesa”.
La quantità consigliata?
“Circa 5- 6mila unità al giorno di vitamina D in forma di colecalciferolo in gocce, in base a reference scientifiche. In dosi minori è consigliata l’assunzione anche d’estate. Se il corpo necessita del suo utilizzo le trasforma in sostanza attiva altrimenti la accumula per attivarla quando necessario”.
Si può colmare il fabbisogno di vitamina D con l’alimentazione?
“La vitamina D è presente in piccole dosi nei funghi e negli alimenti di origine animali, ma la quantità non è sufficiente”.
La Dottoressa Marcon, che fa parte del Comitato Scientifico dell’Istituto Europeo di Medicina Molecolare-EINUMM , cita i benefici della vitamina D illustrati nel libro “Come vivere 150 anni. Istruzioni per l’uso del corpo umano”, del Dr Dimitris Tsoukalas, medico chirurgo, pubblicato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Medicina Molecolare-EINUMM.
Si è trovato che alti livelli di vitamina D nel nostro sangue si associano a:
– ridotta mortalità da qualsiasi causa;
– ridotta incidenza del cancro al seno fino al 77%;
– ridotta incidenza del cancro al colon;
– ridotta incidenza del cancro alla prostata;
– ridotta incidenza del diabete negli adulti e nei bambini;
– ridotta incidenza dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari;
– ridotta incidenza della depressione, soprattutto durante i mesi invernali;
– ridotta incidenza delle infezioni respiratorie;
– un incremento di 20ng/ml dei livelli della vitamina D nel sangue riduce il rischio di sclerosi multipla del 45%;
– l’incidenza dell’autismo e dei disturbi dello sviluppo diminuiscono;
– ogni incremento di 1ng/ml comporta una perdita di peso; supplementare di 200gr mantenendo la stessa dieta.
*Il presente articolo, a scopo informativo, non sostituisce il parere del medico.
Intervistato: Dott.ssa Francesca Marcon, Biologa Nutrizionista
Maria Chiara Pellizzari
Laureata in Giurisprudenza all'Università Bocconi di Milano, giornalista, scrittrice e copywriter, è la Direttrice Responsabile del Magazine online WelfareCare.