Il Comune di Molfetta ha scelto di patrocinare e ospitare l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che il 29 marzo consentirà alle donne del territorio comunale non incluse nei programmi di screening di effettuare esami diagnostici gratuiti all’interno della clinica mobile di WelfareCare.
Perché il Comune ha scelto di patrocinare quest’evento?
È importante che tutte le donne abbiano la possibilità di prendersi cura della propria salute. Questo progetto è un granello di sabbia in un immenso deserto ma è un segnale ed un messaggio importante rivolto alle donne che non devono sentirsi sole. L’esperienza e la credibilità di WelfareCare ci hanno portato a sancire la collaborazione grazie alla stessa lunghezza d’onda sulla quale viaggiamo in termini di attenzione al benessere e prevenzione.
La delega alla qualità della vita è interessante. Quale messaggio volete lanciare abbracciando un progetto che invita le donne a prendersi cura di sé?
Quando si parla di qualità della vita si abbraccia un campo molto ampio nel quale a volte, purtroppo, non viene inclusa la prevenzione. Sono tante le campagne di sensibilizzazione che vengono fatte a favore di essa ma quanti fatti concreti? È da qui che nasce la voglia e l’impegno di abbracciare un progetto che vede le donne protagoniste. E mi piace usare il termine protagoniste proprio per richiamare quell’indole da combattenti, quali solo le donne in una società che non sempre le vede al centro.
Qual è l’impatto di iniziative come questa dal punto di vista sociale?
La città di Molfetta è sempre in prima linea in ambito sociale. Da sempre impegnata nella costruzione delle identità e del benessere delle cittadine e dei cittadini, questa volta diamo un messaggio importante, oltre ad offrire un servizio concreto: la donna al centro. Sì, perché è grazie a progetti di questo tipo che ci si ritrova a sentirsi parte di una comunità, ovvero parte di un tutt’uno nel quale il benessere di un individuo è il benessere di tutti, dove non si guarda alle differenze ma si è uniti per il bene comune.
Come pensa verrà accolta l’opportunità dalla comunità?
Credo fortemente come donna, prima ancora che come assessore di questa amministrazione, che le cittadine molfettessi vedano in questa opportunità una occasione unica da non perdere. È per tutte le donne che tante volte hanno pensato di sottoporsi a questi esami ma che poi per svariati motivi, economici o logistici, hanno rimandato a data da destinarsi. Voglio dire loro che questa data è il 29 marzo e spero che tutte coloro che ne hanno diritto si ritaglino una parte di questa giornata per ‘prendersi cura di sé.