Porro S.p.A. ha scelto di accogliere in azienda l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” in partnership con WelfareCare accogliendo la clinica mobile fuori dall’azienda lo scorso 20 luglio, per offrire alle proprie collaboratrici esami diagnostici per la prevenzione del tumore al seno. Nell’occasione abbiamo intervistato Maria Porro, direttrice marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia.
Perché avete scelto di investire in questo evento dedicato alla prevenzione in azienda?
Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa dedicata ala prevenzione per le lavoratrici della nostra azienda e di un’altra realtà del nostro territorio, Oniro Group. Nella giornata di giovedì 20 luglio, a tutte le dipendenti donne delle due aziende di arredamento è stata offerta la possibilità di eseguire gratuitamente un’ecografia mammaria, con la possibilità di aggiungere la mammografia a partire dai 40 anni compiuti.
Siamo felici di aver offerto questi esami diagnostici, consapevoli che la prevenzione oggi è fondamentale. Ciò rientra nell’impegno dell’azienda volto a contribuire alla salute e al benessere dei nostri dipendenti
Qual è il messaggio che Porro S.p.A. vuole lanciare abbracciando questo progetto?
Nella nostra azienda le donne sono presenti in tutti i settori: il messaggio che vogliamo lanciare è quello da un lato di richiamare l’attenzione e sensibilizzare le nostre lavoratrici sull’importanza di controlli regolari, dall’altro di trasmetter il messaggio che la nostra azienda è pronta ad abbracciare con piacere quelle iniziative che ci consentono di offrir loro dei vantaggi nella gestione degli esami preventivi, sia dal punto di vista economico che logistico.
Quali altre particolari iniziative di Welfare sono state attivate da voi attivate? Quanto conta la responsabilità sociale per lo sviluppo e il benessere del territorio?
La nostra è un’azienda a conduzione familiare dove si coltivano rapporti lavorativi di lunga durata, le persone arrivano a lavoro a piedi o in bicicletta e la pausa pranzo è più lunga per chi desidera tornare a casa, più breve per chi preferisce fermarsi in azienda. Cerchiamo nelle piccole così come nelle grandi scelte di abbracciare un modello di crescita che crea innovazione nel pieno rispetto della persona e dell’ambiente circostante. Il nostro stabilimento, per esempio, lavora in luce naturale per l’80% dei giorni all’anno. Lavorare in luce naturale significa aumentare la qualità del luogo di lavoro per i dipendenti, migliorando il loro benessere visivo, così come significa una riduzione nei consumi di energia elettrica e un’impronta più leggera delle attività produttive sull’ambiente. La variazione dell’orario di lavoro in relazione alla luce solare offre inoltre nel periodo estivo più tempo libero, iniziando presto e godendosi il resto della giornata.
Com’è stata accolta l’iniziativa dalle vostre collaboratrici?
L’iniziativa è stata accolta positivamente, con l’adesione di una ventina dipendenti. Requisito di partecipazione era il non aver compiuto questi esami nei precedenti 6 mesi: indipendentemente dall’adesione quindi, credo che l’iniziativa sia stata utile per ricordare l’importanza dei controlli, sensibilizzando le più giovani che ancora non hanno iniziato a sottoporsi regolarmente agli esami preventivi ed incentivando chi ha nel tempo interrotto il ciclo dei controlli a riprenderlo.