Gruppo Mastrotto, leader nella lavorazione di pelli bovine di alta qualità, ha scelto di offrire alle dipendenti esami gratuiti per la prevenzione del tumore al seno. Nelle giornate del 21 e 22 novembre e in una seconda sessione in programma a marzo 2024, la clinica mobile WelfareCare arriverà nella sede principale di Arzignano per svolgere gli esami sulle lavoratrici che avranno scelto di aderire all’iniziativa. Per l’occasione abbiamo intervistato Giovanna Mastrotto, Board Member di Gruppo Mastrotto, figlia di uno dei fondatori, Bruno Mastrotto.
Com’è stata accolta l’iniziativa?
Le lavoratrici del nostro Gruppo, circa 300 sui 950 dipendenti totali che abbiamo in Italia, hanno mostrato un forte interesse e apprezzamento per questa opportunità. In poco tempo dall’annuncio dell’iniziativa abbiamo registrato oltre 100 iscrizioni e, visto l’interesse, abbiamo programmato altre giornate di esami per il prossimo marzo. Giornate che saranno utili, in particolare, per coloro che si fossero già sottoposte a una mammografia in questi ultimi mesi.
Perché avete scelto di investire in questo progetto?
Abbiamo scelto questo progetto, in partnership con WelfareCare Società Benefit, nella consapevolezza che la prevenzione sia la prima arma per combattere il tumore al seno, prima causa di morte per tumore nelle donne. Ma questo progetto è parte di una visione più ampia che ci è stata trasmessa dai fondatori del Gruppo Mastrotto, mio nonno Arciso Mastrotto con mio padre Bruno e il fratello Santo. Gruppo Mastrotto è una grande famiglia, orientata a sostenere i propri collaboratori. Investiamo, infatti, in articolati piani di welfare che prevedono benefit come i buoni acquisto, la mensa aziendale, un sostegno alle spese per l’istruzione e per le spese mediche, fino a opzioni di flessibilità lavorativa per conciliare gli impegni lavorativi e familiari.
Cosa vi è piaciuto in particolare della formula “Mammografia ed Ecografia Gratuita”?
Da donna so che quando ci si prenota nelle strutture ospedaliere per gli esami senologici, spesso ci si trova in lunghe liste che prevedono attese di molti mesi. Questo progetto agevola l’accessibilità agli esami preventivi direttamente presso la nostra sede principale di Arzignano, dove arriverà la clinica mobile per svolgere gli esami in loco. L’iniziativa non solo consente alle donne di risparmiare tempo e risorse economiche, perché l’intero costo è carico dell’azienda, ma il beneficio riguarda tutti. Perché la salute delle donne, che sono lavoratrici, madri, mogli, figlie, sorelle, amiche, è un bene condiviso di tutta la collettività.
Come avete “testato” la bontà dell’iniziativa?
Personalmente ho assistito all’iniziativa pubblica che si è svolta in piazza ad Arzignano e a Crespadoro. Sono andata a vedere come funziona, ho sentito i commenti delle donne che si sono sottoposte agli esami e ho percepito soddisfazione ed entusiasmo.
È la prima volta che accogliete un’iniziativa dedicata alla salute in azienda?
Questa è la prima volta che ci si può sottoporre a degli esami direttamente negli spazi aziendali, ma è da tempo che i nostri collaboratori possono prenotare visite in centri convenzionati grazie ai nostri pacchetti di welfare. La responsabilità sociale d’impresa è parte del Dna di Gruppo Mastrotto e da anni investiamo nella sanità, sia con donazioni effettuate agli ospedali di Arzignano e Vicenza che con altre progettualità. Ma il nostro impegno sul fronte della responsabilità sociale ha una portata ancora più ampia: con la Fondazione “Silvana e Bruno Mastrotto” proponiamo attività per fasce d’età diverse, dal Parkinson Cafè, centro di accoglienza e attività ricreative, al doposcuola “La Tribù del Sole”, che accoglie i bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado nei pomeriggi. Il tutto a servizio del territorio e della comunità, a cui siamo felici di poter dare il nostro contributo.
Una menzione particolare va al nostro Progetto Inclusione, un percorso di inclusione sociale e lavorativa dedicato alle persone diversamente abili che abbiamo avviato nel 2018. Obiettivo del progetto è stato quello di consentire alle persone disabili di realizzarsi umanamente e professionalmente interagendo in maniera costruttiva con l’azienda e i colleghi. Nel 2022 il Progetto Inclusione è stato riconosciuto come best practice a livello nazionale, aggiudicandosi il premio DNA – Difference in Addition, promosso dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.