Il Comune di Codognè ha scelto di rinnovare la partnership con l’Associazione Prevenzione è Vita, ospitando nuovamente l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che dà alle donne del territorio comunale l’opportunità di sottoporsi, gratuitamente, ad un esame diagnostico con consegna immediata del referto.
Perché il Comune ha scelto di riproporre l’iniziativa Mammografia ed Ecografia Gratuita?
Sono sempre più numerose le famiglie in cui almeno un componente deve affrontare questa malattia. Troppo spesso colpisce giovani donne, che sono giovani madri e mogli. Dedicare un’occasione di controllo già dai 35 anni, per prevenire situazioni più gravi, credo sia un dovere da “buon padre di famiglia”, perché il Sindaco deve essere il “buon padre” della comunità che rappresenta. Riproponendo l’iniziativa desideriamo raggiungere quante più donne possibili, organizzando un servizio, a cadenza ciclica, che davvero può salvare la vita, promuove la salute e il benessere psicofisico dei cittadini.
Che riscontro avete avuto nella precedente edizione dell’iniziativa?
Assolutamente positivo, tanto da spronarci a perseguire nell’offerta di questo importante servizio di prevenzione. Numerose donne ci hanno contatto per sapere se l’iniziativa sarebbe stata riproposta. Tumore è timore. Quando ti entra in casa questa malattia è un uragano, che obbliga una parte della famiglia a rafforzarsi, per sostenere coloro che sono più vulnerabili. Ecco che la forza nell’affrontare queste emergenze deve provenire innanzitutto dalla famiglia e da una rete comunitaria territoriale stabile, perché non c’è solo il malato oncologico, ma anche gli altri componenti del nucleo familiare subiscono la malattia, con modalità differenti, e devono essere supportati da un sistema di relazioni e di competenze che facilitino il superamento delle difficoltà.
Che messaggio volete diffondere abbracciando questo progetto? Qual è l’impatto sociale?
A volte si percepisce la prevenzione con timore, perché è quella cosa che “potrebbe” evidenziare la presenza della malattia. Alcune persone tendono ad esorcizzarla, semplicemente non andandola a cercare, un po’ come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Una deliberata “ignoranza”, mi verrebbe da dire. Spero di cuore che iniziative come questa facciano invece capire che prima si scopre la malattia in corso, più possibilità abbiamo di sconfiggerla e riprendere in mano la nostra vita, con serenità e normalità. Certo, il percorso di guarigione non è una semplice operazione chirurgica, ma tutto si può superare.