Le donne con protesi al seno, possono sottoporsi all’ecografia e alla mammografia senza alcuna controindicazione.
Questo vale sia per le donne che si sono sottoposte ad un intervento estetico di mastoplastica additiva, sia alle donne che hanno scelto la ricostruzione del seno prevista gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale dopo un tumore, per riappropriarsi della propria femminilità.
A chiarirlo è il dottor Angelo Giacomazzi, chirurgo senologo: “è infondato il timore che, durante l’ecografia e/o la mammografia la protesi possa rovinarsi. Gli esami mammografici ed ecografici non interferiscono né con le protesi estetiche né con le protesi inserite dopo la mastectomia. Le eventuali manovre necessarie effettuate dal medico non rovinano le protesi, se queste sono intatte. Anzi, chi ha un impianto protesico è opportuno che si sottoponga agli esami di controllo, sia per controllare l’eventuale residuo ghiandolare post chirurgico, sia per verificare lo stato delle protesi stesse”.
I controlli senologici sono sempre importanti per la prevenzione del tumore al seno, anche per le donne protesizzate.
L’indicazione, per le donne dai 40 anni in su, è di sottoporsi ad un esame completo, l’esame clinico strumentale delle mammelle che consiste nell’ecografia e mammografia. Per le donne con familiarità, la mammografia va anticipata.
La mammografia non è dolorosa, ma il consiglio è di sottoporsi all’esame al di fuori della fase premestruale, quando il seno potrebbe essere più sensibile.
Maria Chiara Pellizzari
Laureata in Giurisprudenza all'Università Bocconi di Milano, giornalista, scrittrice e copywriter, è la Direttrice Responsabile del Magazine online WelfareCare.