La grande avventura di Agrifung nasce nel 1971 dalla visione del suo fondatore, Bruno Francescutti, che a Trevignano (TV) fonda un’azienda dedicata alla produzione e alla vendita di substrato incubato (compost) per la funghicoltura, in particolare champignon.
Fin dalla sua nascita, la Agrifung ospita quattro tunnel per la preparazione del compost, adottando l’innovativo metodo di fermentazione, pastorizzazione e incubazione messo a punto, verso la fine degli anni Sessanta, dallo stesso Bruno Francescutti insieme al funghicultore Enzo Giordani: il 3Phase 1, o Sistema Francescutti. Il successo di questo metodo di lavorazione è testimoniato dalla sua rapida diffusione in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, fino all’Australia.
Già nel 1973 la Agrifung diventa la sola azienda al mondo a produrre per conto terzi composto di prataiolo pastorizzato e incubato in tunnel, facendo crescere esponenzialmente le vendite. Nel giro di breve tempo, si impone come azienda leader nel suo settore in Italia e un punto di riferimento a livello internazionale.
Nel 1998, l’azienda passa al figlio di Bruno, Luca Francescutti: si apre così un periodo di nuovi investimenti volti a migliorare la capacità produttiva e potenziare gli aspetti tecnici. Con il nuovo millennio si consolida la produzione con Indoor Compost System, procedimento di lavorazione che Agrifung presenta a livello internazionale già in occasione del Congresso Internazionale di Funghicoltura di Bournemouth (1990) e di Sydney (1993). Il sistema permette di ottenere una produzione di composto dalle caratteristiche assai più stabili, sia perché il processo di fermentazione viene sottratto alle variabili del clima, sia perché la tecnica indoor permette un più facile controllo del lavorato tramite sofisticate apparecchiature computerizzate.
Nel 2012, Agrifung acquisisce la Agricò di Paese (TV), affermandosi definitivamente come la platea italiana con la maggiore capacità produttiva: ad oggi, circa 1,9 mila tonnellate di compost preparato ogni settimana, pari a oltre il 50% del mercato nazionale, e ulteriori prospettive di crescita.
