Lo conferma uno studio condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori e dall’Università di Milano.
PESO, attività fisica e dieta: se si seguono le raccomandazioni per la prevenzione dei tumori riassunte dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (World Cancer Research Fund – WCRF) si riduce il rischio di tumore del seno di ben il 40%. A sostenerlo uno studio appena pubblicato sulla rivista Nutrients condotto dai ricercatori della Struttura di Statistica Medica e Biometria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) e del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università di Milano, con la collaborazione di altri centri di ricerca italiani e svizzeri – tra cui il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l’Università di Losanna in Svizzera – e il supporto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT).
Lo studio multicentrico italiano e svizzero
I ricercatori hanno analizzato i dati di circa 3mila donne con tumore del seno e di circa 3.400 donne sane (gruppo di controllo) che hanno partecipato a uno studio multicentrico italiano e svizzero condotto tra il 1991 e il 1994 in sei aree italiane (Milano, Genova, Pordenone / Gorizia, Forlì, Latina e Napoli) e tra il 1992 e il 2008 nel Cantone di Vaud in Svizzera. A entrambi i gruppi è stato somministrato un questionario che includeva domande su fattori sociodemografici, abitudini alimentari e di vita (per esempio fumo, assunzione di alcol e attività fisica), misurazioni antropometriche, fattori riproduttivi, oltre che informazioni relative alla propria storia medica personale e all’eventuale storia familiare di cancro. “Per ciascuna donna – ha spiegato Federica Turati, ricercatrice della Struttura Semplice Dipartimentale di Statistica Medica e Biometria dell’INT, primo autore dell’articolo – abbiamo definito un punteggio che misurasse l’aderenza alle otto raccomandazioni per la prevenzione del World Cancer Research Fund”. Risultato? “Le donne con una maggior aderenza a queste raccomandazioni hanno registrato un rischio ridotto del 40% di sviluppare il tumore della mammella rispetto alle altre”. Ovviamente, proteggersi non significa seguire una sola raccomandazione, ma considerarle nella loro totalità per avere nel complesso uno stile di vita sano e prevenire così sia i tumori sia altre patologie metaboliche e cardiovascolari.
Le otto raccomandazioni
Ma quali sono queste raccomandazioni? Innanzitutto mantenere un peso corporeo “salutare” durante tutta la vita (in particolare, non aumentare più di 5 kg rispetto al peso che si aveva a 18 anni); svolgere attività fisica; seguire una dieta ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi e limitare il consumo di cibi “fast-food” e alimenti trasformati ricchi di grassi, zuccheri e amidi così come quello di carni rosse (specialmente salumi e carni conservate). È, inoltre, importante evitare il consumo di bevande zuccherate e alcool e, per le madri, quando possibile allattare al seno, non solo per la prevenzione dei tumori del seno e dell’utero, ma anche per i benefici per la salute del bambino. Tutte le raccomandazioni si basano su evidenze scientifiche secondo cui la sedentarietà e le diete ricche di alimenti ad alta densità energetica sono strettamente legate a sovrappeso e obesità che sono fattori di rischio per molti tumori.
La meta-analisi
Oltre a questa analisi, i ricercatori hanno eseguito una meta-analisi prendendo in considerazione tutti gli studi disponibili sull’argomento condotti finora in Europa e in America: in totale 16 studi epidemiologici che, compreso quest’ultimo, raggruppavano oltre 37 mila donne con tumore della mammella. Anche in questo casi si è osservato come le donne che hanno uno stile di vita in linea con le raccomandazioni del World Cancer Research Fund abbiano un rischio ridotto di tumore del seno di circa il 30%. “Uno dei punti di forza di questo studio – ha dichiarato Francesca Bravi, ricercatrice di Statistica Medica dell’ateneo meneghino – sta nell’avere incluso tutti gli studi pubblicati sull’argomento e di averli analizzati in modo sistematico e trasparente, ottenendo in questo modo stime di rischio basate su un’ampia casistica”.
Il tumore del seno
In Italia, il tumore del seno è il più frequente, con oltre 50 mila nuovi casi stimati nel 2019, e rappresenta la principale causa di morte per tumore nelle donne. I principali fattori di rischio sono legati alla vita riproduttiva della donna e alla genetica, e quindi difficilmente modificabili, ma ci sono altri fattori i cui effetti possono essere limitati. “Il nostro studio – conclude, infatti, Carlo La Vecchia, Ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università di Milano e coordinatore del progetto – dà un importante messaggio di salute pubblica, indicando la possibilità di agire su quella parte di fattori di rischio ‘modificabili’ quali dieta, attività fisica e peso corporeo, con un preciso obiettivo: ridurre l’incidenza di questo tumore”.