Acqua Sant’Anna: azienda leader piemontese nel settore delle acque minerali

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Nascita e sviluppo di un’azienda piemontese leader che è diventata un modello studiato nei corsi universitari di economia ed osservato dai manager delle più grandi multinazionali del food & beverage. Sant’Anna diventa marchio leader del settore acque minerali in meno di dieci anni dal lancio sul mercato. Il Gruppo cresce per linee interne, diversificando la gamma prodotti e, a meno di vent’anni dalla sua fondazione, entra nella classifica top 25 nazionale delle maggiori aziende del food & beverage.

LE ORIGINI

La storia dell’Azienda è legata alla case history di successo del marchio Sant’Anna, leader nazionale del settore acque minerali. A fondare l’attività di famiglia è Giuseppe Bertone.
Negli Anni Ottanta – Novanta l’attività si espande all’edilizia industriale e al fianco di Giuseppe Bertone scendono in campo i figli Fabrizio e Alberto.
È con quest’ultimo che inizia una nuova avventura, in un settore totalmente diverso. Nel 1995 Giuseppe Bertone viene a conoscenza della qualità superiore dell’acqua che sgorga nelle valli che sovrastano Vinadio. Giuseppe e Alberto Bertone si recano più volte sul posto, effettuano sopralluoghi, test, analisi. Si convincono delle enormi potenzialità del prodotto, che sgorga in ambiente incontaminato.
Alberto Bertone, che ha ereditato dal padre l’intraprendenza e il gusto per le sfide impossibili, lo convince ad affidargli lo sviluppo di questo nuovo progetto e dal 1996, anno in cui nasce Acqua Sant’Anna, si dedica anima e corpo alla realizzazione di un obiettivo ambizioso: portare quest’acqua sulla tavola di tutti gli Italiani.
L’obiettivo oggi è raggiunto, anzi superato: se nei primi anni di attività l’azienda vendeva tante bottiglie quanti sono gli Italiani, negli anni le bottiglie vendute in un anno hanno raggiunto il numero degli abitanti d’Europa! E oggi le bottiglie vendute sono circa 1,5 miliardi.
Dal 2008, in meno di dieci anni dal lancio sul mercato, Sant’Anna è la marca leader del settore, l’acqua più scelta dagli italiani: un risultato straordinario. In questo scenario complesso, ha saputo imporsi un marchio totalmente nuovo, proprietà di un’azienda interamente italiana e a conduzione familiare. Questo risultato si deve alla capacità imprenditoriale, alla tenacia e alla lungimiranza della famiglia Bertone.

L’AZIENDA OGGI – LA CRESCITA PER LINEE INTERNE E I SUCCESSI DELLA DIVERSIFICAZIONE
Sant’Anna è un marchio leader nel settore delle acque minerali italiano al 100%. Ha saputo ricavarsi in pochi anni una posizione di leadership in un mercato molto frammentato, competitivo e storicamente dominato da grandi gruppi multinazionali. L’azienda conta oggi più di 350 referenze e 10 formati diversi e ha chiuso il 2023 con un fatturato di ca. 320 milioni di euro.
Sant’Anna ha scritto una tappa miliare nella storia del settore creando Bio Bottle: è stato il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia da 1,5 litri biodegradabile e compostabile negli appositi siti di compostaggio industriale.
Consolidata la leadership nel settore delle acque minerali, l’Azienda ha ampliato la gamma dei suoi prodotti.
Nuovi formati, nuovi pack, gamme in continua evoluzione, sia per l’acqua minerale che per le bevande, sono il risultato del costante ascolto del consumatore e degli importanti investimenti in ricerca e sviluppo.

GLI ASSET DEL SUCCESSO

Qualità organolettiche dell’Acqua Sant’Anna
Il grande successo di vendite raggiunto da Sant’Anna si fonda principalmente sulle qualità intrinseche dell’acqua che sgorga dalle montagne attorno a Vinadio.
L’acqua Sant’Anna ha ottenuto risultati straordinari per i valori di leggerezza (residuo fisso 22,0 mg/l) ed è stata una delle prime ad ottenere l’autorizzazione ministeriale per la dieta dei neonati. Acqua Sant’Anna è inoltre indicata per le diete povere di sodio (solo 1.5 mg/l di sodio).
L’acqua della sorgente è costantemente sottoposta a controllo chimico-batteriologico e l’azienda Acqua Sant’Anna rispetta il protocollo HACCP per il controllo dei passaggi produttivi a rischio, garantendo la qualità assoluta del prodotto imbottigliato.

Uno stabilimento all’avanguardia
Lo stabilimento produttivo Sant’Anna si trova in una frazione del comune di Vinadio, a circa 1.000 m slm, nel cuore delle Alpi Marittime, al confine tra il Piemonte e la Francia. Si estende su 60 mila metri quadri e vanta un impianto produttivo all’avanguardia, diventato ormai un modello di fama mondiale, studiato con attenzione anche da molte grandi aziende internazionali che hanno già voluto visitare lo stabilimento di Vinadio, un vero gioiello Hi-Tech in una tranquilla valle alpina.
Gli investimenti recenti e in corso permettono alla capacità produttiva globale dello stabilimento di arrivare ad un potenziale di circa 3 miliardi di bottiglie/anno. La ricerca continua di tecnologie sempre più avanzate è una delle carte vincenti dell’azienda, che collabora anche con i migliori partner – preferibilmente italiani – per sviluppare soluzioni tecnologiche ad hoc, costruendo soluzioni su misura per esigenze specifiche e contribuendo così allo sviluppo ed al miglioramento delle tecnologie esistenti sul mercato.

Un’Azienda che fa della sostenibilità un modus vivendi
Tutta la filosofia aziendale è orientata alla tutela dell’ambiente e delle risorse e si concretizza in numerose altre iniziative.
Oltre il 50% della logistica per il trasporto dell’acqua da Vinadio a tutta Italia avviene su rotaia: se in passato partiva un treno a settimana di Acqua Sant’Anna, oggi parte un treno al giorno.
Tra le altre scelte green:

  • il magazzino di Vinadio e tutta la movimentazione delle merci sono gestiti da robot a guida laser elettrici e non a gasolio, quindi a inquinamento zero, e sono stati introdotti particolari robot fasciatori che permettono un risparmio di plastica consistente negli imballi;
  • lo stabilimento di Vinadio è stato ristrutturato secondo scelte architettoniche ecocompatibili con l’ambiente, con materiali di legno e pietra;
  • il calore prodotto dai macchinari di produzione viene canalizzato e utilizzato per il riscaldamento dello stabilimento e degli uffici;
  • sono organizzati corsi di formazione per il personale dell’azienda volti a sensibilizzare i comportamenti sia in azienda che nel privato per il rispetto dell’ambiente, il riciclo e scelte responsabili ecosostenibili;
  • dal 2017 ad oggi sono entrati in funzione un totale di 20 camion alimentati a LNG e oggi fa ancora un passo in avanti con il debutto di 100 nuovi camion a LNG Bio di ultima generazione, favorendo la decarbonizzazione dei trasporti. Il carburante utilizzato LNG Bio viene prodotto dalla trasformazione – è un processo di gassificazione – di scarti alimentari come FORSU (l’umido prodotto da tutti noi) da sottoprodotti agricoli, residui industriali e fanghi da depurazione, senza quindi alcuna estrazione fossile. L’impiego dei camion a LNG Bio comporterà un notevole miglioramento per l’ambiente sia dal punto di vista acustico che per l’importante abbattimento delle emissioni in atmosfera: rispetto ai mezzi tradizionali le emissioni di CO2 nell’ambiente scendono del 100%;
  • la pulizia di tutte le linee produttive dell’acqua e delle bevande avviene attraverso il ghiaccio secco. Questo sistema di pulizia garantisce risultati di massima efficienza ed efficacia, in tempi ridotti e senza creare residui chimici e reflui. Ovunque si utilizzi la pulizia con ghiaccio secco si elimina l’uso dell’acqua, quindi lo spreco di questa risorsa importante e il conseguente smaltimento dopo la pulizia insieme ai residui asportati. La CO2 che produce il ghiaccio secco proviene da giacimenti naturali o immissioni industriali selezionate, chiudendo così il ciclo produttivo in modo virtuoso e vantaggioso.

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