La prevenzione del tumore al seno entra in Acqua Sant’Anna. Intervista all’AD e Presidente Alberto Bertone: “La forza dell’azienda è il capitale umano su cui continuiamo ad investire”

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Acqua Sant’Anna ha scelto di aderire all’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” regalando alle proprie collaboratrici dai 18 anni in su esami diagnostici per la prevenzione del tumore al seno all’interno della clinica mobile di WelfareCare, che sarà presente il 25 luglio nello stabilimento di Vinadio e il 26 luglio nella sede di Orbassano. Per l’occasione abbiamo intervistato il fondatore, AD e Presidente Alberto Bertone. 

Perché avete scelto di investire in questo evento dedicato alla prevenzione? 
Penso da sempre che la forza principale di un’azienda sia il capitale umano, ecco perché per Acqua Sant’Anna è fondamentale avere collaboratori in salute e felici. Facciamo nostra la vision dell’imprenditore Adriano Olivetti, avendo cura di tutti coloro che fanno parte della nostra azienda, che è una famiglia. 

In che modo vi siete già presi cura dei vostri dipendenti con iniziative di welfare aziendale?
Ci siamo presi cura dei nostri collaboratori sia dal punto di vista materiale che psicologico, e continuiamo a farlo. Nel 2022 abbiamo erogato un bonus ai nostri dipendenti, dando loro una mensilità in più. Lo abbiamo fatto nel giorno di Sant’Anna, il 26 luglio, arrivando ad una donazione globale di quasi 800mila euro, che ho voluto erogare per aiutare i nostri dipendenti a sostenere il loro potere d’acquisto. Siamo stati tra i primi imprenditori ad investire ingenti risorse con questa modalità e siamo riusciti ad essere volano per altre imprese che hanno preso ispirazione da noi. Così, a livello sociale, l’effetto è stato amplificato. Nella consapevolezza di quanto la salute sia preziosa, abbiamo inoltre proposto dei corsi per promuovere una sana alimentazione, oltre a sostenere i dipendenti e le famiglie mettendo a disposizione uno psicologo per aiutare a sciogliere le tensioni che in alcuni ambiti familiari si erano create durante l’emergenza Covid. Non solo: abbiamo offerto corsi di educazione finanziaria per preparare le persone che lavorano in Sant’Anna, orientandoli nelle eventuali scelte legate agli investimenti familiari. Tutto ciò nella consapevolezza che più le persone crescono, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, più cresce il benessere della singola persona, della sua famiglia, dell’azienda. Quest’anno abbiamo scelto di investire nella prevenzione del tumore al seno, per le nostre donne e le loro famiglie.

Che ruolo rivestono le donne in Acqua Sant’Anna?
La maggioranza dei nostri dipendenti sono donne. Le donne sono protagoniste in vari ruoli, anche in prima linea. Per fare alcuni esempi lavoro con donne che hanno il ruolo di responsabile amministrativo, di responsabile marketing, di responsabile controllo e qualità. Quando selezioniamo il personale non badiamo mai al sesso o all’età di una persona, quello che ci colpisce e che fa la differenza è lo spirito delle persone. È la passione a farci crescere, sia come azienda che dentro l’azienda. Siamo cresciuti molto, ora stiamo pensando a crescere anche per linee esterne, tramite acquisizioni all’estero. 

Qual è la formula della vostra crescita?
Acqua Sant’Anna è un’azienda nata 26 anni fa, inizialmente eravamo in 4 dipendenti, io avevo 29 anni. Siamo cresciuti insieme e oggi siamo circa 200, ma il clima è sempre lo stesso, così come gli obiettivi. La nostra famiglia cresce, in salute. I risultati sono frutto dell’affiatamento che si respira in azienda, dove siamo tutti molto legati. Siamo ben consapevoli di quanto la soddisfazione di ogni collaboratore incida, perché un lavoratore contento di quello che fa, lavora bene, ha relazioni positive con i colleghi e trasmette energia positiva. È un circolo virtuoso che va alimentato. Da amministratore delegato conosco personalmente tutti i collaboratori, cerco di conoscere anche la loro vita personale interagendo con loro quando faccio un giro nello stabilimento produttivo, per recepire eventuali problemi e dare tutto il sostegno che è possibile dare. La motivazione è ciò che ci spinge ogni giorno a fare meglio, a migliorarci, è questo che ci anima. 

Ai fini dell’evoluzione e del miglioramento, qual è il rapporto tra l’uomo e la tecnologia in Acqua Sant’Anna?
In Acqua Sant’Anna abbiamo investito anche in corsi sull’innovazione, chiamando dei testimonial sia per i dipendenti che le famiglie, per aumentare la consapevolezza sulle possibili evoluzioni legate alla tecnologia. Siamo un’azienda completamente robotizzata e all’avanguardia nell’uso delle ultime tecnologie che saranno sempre più utili per sfruttare i benefici dell’intelligenza artificiale, a cui già ci approcciamo tramite software. L’intelligenza artificiale è in grado di offrirci degli spunti e stimoli utili, da elaborare, con l’intelligenza umana. L’uomo resta sempre al centro, sia chiaro, ma l’intelligenza artificiale è un valido partner per evolvere nelle ricerche e sfide del futuro. 

Cosa significa investire nel benessere dei collaboratori?
Significa investire nel benessere dell’intera azienda, alimentando la passione. Sappiamo che essere in forma, sentirsi in forma, stare bene con sé stessi, aiuta a vivere relazioni felici sia in azienda che nella vita privata. Ecco perché con il responsabile HR abbiamo condiviso l’importanza di spendere del tempo per chiacchierare con i collaboratori, cercando sempre di approfondire senza restare in superficie. È un ottimo investimento. Così siamo un’azienda attrattiva, con un bassissimo turnover. 

Qual è il messaggio che Acqua Sant’Anna vuole lanciare abbracciando il progetto Mammografia ed Ecografia Gratuita?
La prevenzione è fondamentale, prevenire è meglio che curare. Dobbiamo cercare di intercettare le patologie come il tumore al seno allo stadio iniziale, se possibile, per rendere le cure meno invasive e aumentare le possibilità di guarigione. Dedicare del tempo a sé stessi, sottoponendoci a controlli periodici è un investimento prezioso per il proprio presente e il proprio futuro. Nelle zone di montagna, proprio perché si vive bene, si è forse meno attenti a fare prevenzione. Ma anche qui è importante abituarsi a ritagliarsi del tempo per i controlli una volta all’anno, per vivere ancora meglio e più tranquillamente. 

Com’è stata accolta l’iniziativa in azienda?
Prima di aver aderito abbiamo sondato l’interesse delle donne riscontrando l’apprezzamento delle nostre collaboratrici che hanno accolto molto bene l’iniziativa. Non è la prima volta che investiamo nella prevenzione del tumore al seno, avendo sostenuto iniziative come la corsa in rosa e manifestazione sulla ricerca del cancro, oltre ad aver sostenuto diverse manifestazioni per aiutare i volontari attivi nel sociale. Siamo legati al territorio in cui operiamo, ma il nostro raggio d’azione anche nel campo degli investimenti per il sociale è ben più ampio, la responsabilità sociale è parte del nostro Dna.

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