Psiconcologia: un supporto fondamentale per affrontare il tumore al seno

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Un percorso terapeutico che fa la differenza nella lotta contro la malattia

Il tumore al seno non è solo una questione fisica: il suo impatto psicologico coinvolge sia chi riceve la diagnosi sia le persone vicine, creando una rete di ansia, preoccupazione e, talvolta, isolamento. Affrontare una diagnosi di questo tipo significa non solo combattere la malattia, ma anche gestire le numerose sfide emotive che ne derivano: dalla paura per il futuro alle difficoltà legate ai cambiamenti fisici, come la perdita dei capelli e i sintomi legati ai trattamenti.

Il ruolo e l’importanza dello psiconcologo

In questo contesto, lo psiconcologo gioca un ruolo cruciale. Si tratta di uno psicologo specializzato nel sostegno di pazienti oncologici, il cui obiettivo è alleviare il peso emotivo e psicologico che accompagna la malattia. Lo psiconcologo offre percorsi personalizzati che includono terapie individuali, di gruppo e di coppia, oltre a strategie di coping. Questo professionista non si limita a supportare la paziente ma coinvolge anche la famiglia e i caregiver, aiutandoli a elaborare lo shock della diagnosi e a sviluppare una resilienza comune.

La presenza di uno psiconcologo permette di affrontare il percorso oncologico con una maggiore consapevolezza emotiva, promuovendo una gestione più positiva e proattiva della malattia. Non è un caso che la psiconcologia si sia evoluta fino a diventare una parte integrante del trattamento complessivo: riconoscere che la diagnosi è solo l’inizio di un cammino che include sfide psicologiche significa fornire un supporto più completo alle pazienti.

La figura del psiconcologo in Italia

Sebbene la psiconcologia stia acquisendo un’importanza crescente, l’accesso a questi specialisti non è uniforme sul territorio nazionale. Ketti Mazzocco, professoressa di Psicologia e psiconcologa all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, sottolinea come sia spesso presente almeno un psiconcologo nelle breast unit, tuttavia, questo numero limitato di professionisti non consente un’assistenza capillare a tutte le donne in trattamento. Questo è un problema, considerati i numerosi studi che dimostrano come un adeguato supporto psicologico migliori la risposta alle terapie e la qualità della vita complessiva.

La necessità di un accesso più ampio

Per garantire un percorso oncologico completo ed efficace, è fondamentale che ogni paziente possa accedere al supporto psiconcologico: ciò significa investire nella formazione e nella presenza di psiconcologi, affinché possano affiancare ogni donna e la sua famiglia nel percorso di cura. 

Un sostegno di questo tipo non solo aiuta a gestire la malattia, ma contribuisce a costruire un futuro più sereno, basato sulla speranza e sulla consapevolezza.

 

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