Sostituire il manzo, l’agnello e il maiale con il pollame può ridurre drasticamente le probabilità di andare incontro alla malattia.
Sostituire nella propria alimentazione il manzo, l’agnello e il maiale con il pollo potrebbe ridurre il rischio di tumore al seno. È quanto emerge da uno studio condotto dal National Cancer Institute degli Stati Uniti, che ha esaminato le diete di 42mila donne in un follow-up durato 8 anni. Tutte con una storia familiare di tumore, quindi più esposte al rischio.
Secondo i risultati le donne che mangiavano più carne rossa avevano il 23% in più di possibilità di sviluppare una forma invasiva di cancro al seno mentre quelle che consumavano più pollame – come pollo, tacchino, anatra – avevano il 15% in meno di probabilità di sviluppare tumori. Infine, lo scambio di bistecche, salsicce e selvaggina con il pollo ridurrebbe questa minaccia del 28%. Come ha spiegato l’autore dello studio, il dottor Dale Sandler:
“La carne rossa è stata identificata come probabile sostanza cancerogena. Il nostro studio aggiunge ulteriori prove che il consumo di carne rossa può essere associato ad un aumentato rischio di carcinoma mammario, mentre il pollame è stato associato a un rischio ridotto”.
Gli scienziati tengono a chiarire che lo studio ha esaminato soltanto donne con una storia familiare pregressa, dunque geneticamente a rischio. I risultati potrebbero perciò non essere applicabili alla totalità della popolazione. Resta inoltre ancora da capire, concludono gli studiosi, quale sia il reale meccanismo attraverso il quale il consumo di pollame possa ridurre il rischio di cancro.
Fonte Testo: Greenstyle.it
Articolo di: Marta Manzo